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GLI ARMAMENTI E IL CAPITALISMO di Vladimir Il’ič Ul’janov

Sono ormai trascorsi più di sei mesi da quando  gli Stati Uniti e l’Europa sono in guerra contro la Russia. Ancora una volta (come al tempo della guerra fredda) si tratta di combattere contro lo spettro del comunismo. Biden, Jonson, Scholz , Macron, Draghi, « si sono alleati in una santa caccia contro questo spettro». Migliaia di miliardi di soldi pubblici sono stati spesi per gli armamenti, la cui vera ragione è il tentativo di arrestare il tramonto del dominio mondiale dell’imperialismo degli Usa. Crisi energetica, inflazione galoppante, delocalizzazioni, deindustrializzazione, disoccupazione, sottosalari, lavoro nero, miseria crescente ad un polo e superprofitti all’altro, sono i tratti caratteristici dell’attuale politica delle classi dirigenti al potere nelle cosiddette “democrazie sane”.

Poiché tale politica di aggressione non ha il dono dell’originalità, anche se questa si presenta in forme leggermente diverse in forza delle diverse condizioni storiche, il Centro Gramsci di Educazione ritiene opportuno,utile e istruttivo ripubblicare un articolo che Lenin scrisse il 21 maggio 1913, un anno prima dello scoppio della prima guerra mondiale.

Teramo 05-09-2022

La Redazione

L’Inghilterra è uno dei paesi più ricchi, più liberi e più avanzati del mondo. La febbre degli armamenti ha da molto tempo invaso la società inglese e il governo inglese, proprio come quelli francese, tedesco, ecc. Ed ecco che la stampa inglese – e particolarmente quella operaia- cita adesso dati interessantissimi che rivelano l’astuto «meccanismo» capitalistico degli armamenti. In Inghilterra gli armamenti navali sono particolarmente ingenti. I suoi cantieri (Vckers, Armstrong, Brown e altri) godono di una fama mondiale. Essa e altri paesi spendono centinaia e migliaia di milioni di sterline per preparare la guerra; e tutto questo si fa naturalmente nell’interesse esclusivo della pace, della salvaguardia della cultura, della patria, della civiltà, ecc.

E fra gli azionisti e i direttori dei cantieri navali, delle fabbriche di polvere da sparo, di dinamite, di cannoni, ecc. vi sono ammiragli e famosissimi uomini di Stato inglesi di tutti e due i partiti, sia il conservatore, sia il liberare. Una pioggia d’oro cade direttamente nelle tasche dei politici borghesi, che costituiscono una compatta cricca internazionale la quale incita i popoli a competere in fatto di armamenti e tosa questi popoli crudeli, stolti e ottusi e sottomessi come si tosano le pecore!

Gli armamenti sono considerati una questione nazionale, patriottica; si presume che tutti mantengano rigorosamente il segreto. Ma i cantieri navali, le fabbriche di cannoni, di dinamite e di fucili sono stabilimenti internazionali nei quali i capitalisti dei vari paesi, in buon accordo, ingannano e scorticano fino all’osso il «pubblico» dei vari paesi, costruendo navi e cannoni così per l’Inghilterra contro l’Italia, come l’Italia contro l’Inghilterra.

Furbo meccanismo capitalistico! Civiltà, ordine, cultura, pace; e rapina di centinaia di milioni di sterline da parte di faccendieri e affaristi, del capitale destinato all’industria delle costruzioni navali, della dinamite, ecc.!  L’Inghilterra fa parte della Triplice Intesa, nemica della Triplice Alleanza. La celebre ditta Vickers ( Inghilterra) ha succursali in Italia. Gli azionisti e i direttori di questa ditta (per mezzo dei giornali venduti e dei «faccendieri» corrotti dal parlamento, poco importa se conservatori o liberali) tentano di scagliare l’Italia contro l’Inghilterra e viceversa. Quanto al profitto, lo riscuotono sia dagli operai inglesi che dagli operai italiani, e scorticano il popolo dei due paesi.

I ministri e i deputati conservatori e liberali partecipano quasi tutti a queste ditte. Una mano lava l’altra. Il figlio del “grande” ministro liberale Gladstone è direttore della ditta Armstrong. Il contrammiraglio Bacon, noto specialista navale e alto funzionario di quel dipartimento, passa al servizio della fabbrica di artiglieria di Coventry con uno stipendio di 7000 sterline, mentre il primo ministro inglese ne riceve 5000. Lo stesso, avviene in tutti i pesi capitalistici. Il governo è un comitato di commessi della classe dei capitalisti che viene pagata bene. I commessi sono essi stessi degli azionisti. E tutti insieme tosano le pecorelle al frastuono di roboanti discorsi  sul «patriottismo».

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