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CHI E’ TRUMP?

intestazioneDopo una storia plurisecolare di emancipazione, tanto profonda quanto diseguale, di democrazia formale e di benessere per pochi, oggi per alcuni, la elezione del Presidente degli Stati Uniti d’America subisce una diffusa contestazione: in centinaia di località e città, migliaia di operai e cittadini avanzati manifestano contro la nomina del miliardario Trump. Tra l’altro,  egli raccoglie un milione di voti  in meno rispetto alla sua avversaria e diviene Presidente per effetto della legge truffa maggioritaria statunitense.
Un primo dato da sottolineare per le elezioni presidenziali statunitensi del 8 novembre 2016 è che si  tratta di un evento di portata storica, con ripercussioni pesanti sul resto del mondo.
Subita la sconfitta del sicario nazifascista nel 1945 ad opera della coalizione democratica egemonizzata dall’Urss, eletto Trump, il monopolismo proprietario del complesso militare-industriale-nucleare prende direttamente il potere, schiavizza i popoli, mira a distruggere ogni partecipazione e il socialismo.
Il progetto restauratore comincia ad Hiroshima e Nagasaki, prosegue con la guerra fredda, distrugge l’Urss e le democrazie  popolari per imporre con guerre civili in ogni continente il suo potere assoluto.
Le dichiarazioni e le oscure trame della campagna elettorale dimostrano il lungo disegno eversivo abilmente covato dalle massime famiglie monopoliste. Pur essendo il miliardario bancarottiere Trump un parvenu, non può lasciare spazio ad alcuna illusione politica,  essendo subordinato all’assoluto potere monopolista.
La politica interna ed estera statunitense non è più quella conosciuta finora, dove l’establishment kennediano-reaganiano-bushiano-clintoniano ciancia democrazia mentre impoverisce il popolo americano e bombarda interi altri popoli e nazioni: è il democratico Kennedy ad aggredire il Vietnam.
Donald Trump non è un leader  formato dalla trincea della lotta politica,  ma uno spregiudicato bancarottiere  divenuto ricchissimo sulla pelle di migliaia e migliaia di operai edili, ed anche attraverso un gioco affaristico tra finanzieri, alte sfere dei militari e dei servizi segreti.
Il tycoon newyorchese Donald Trump e le grandi famiglie monopoliste dispensano illusioni a piene mani ma, come dice un vecchio proverbio:  il re è nudo.
Il monopolismo assolutizza il potere economico: l’Etat c’est moi; il resto tutti al soldo, disorganizzati, soli e chini.
Il processo storico di sviluppo della società umana è a questo bivio di classe: o il dominio regressivo dell’assolutismo monopolista, o la lotta rivoluzionaria democratica di massa per l’egemonia ideale, politica ed economica della classe operaia.
In Europa occidentale, la classe operaia, educata dai partiti comunisti uniti, lotta per sostenere le rivolte spontanee dei cittadini americani, per affermare la propria egemonia politica organizzando e rafforzando le associazioni, i consigli e le organizzazioni politiche e sindacali del proletariato e dei suoi alleati, per la riduzione e la distruzione delle armi nucleari, per la pace, per lo sviluppo umano e per il socialismo.
Lo Stato operaio continentale approfondito da Gramsci è una libera unione di nazioni libere dirette dalla classe operaia, nazionalmente governate dalla democratica alleanza tra il proletariato e la piccola borghesia creatrice, la media borghesia produttrice e la grande borghesia antimonopolista antipopulista, unito ai Brics.
In Italia, essi  lottano contro l’emergere di un Quisling assoldato per costruire un vasto Fronte democratico antimonopolista antipopulista per difendere ed attuare la Costituzione antifascista, nata dalla Resistenza, per gli interessi economici, sociali e civili di tutte le forze lavoratrici e produttrici, per un secco NO al prossimo referendum.

Teramo 10 novembre 2016 cemp


piedipag

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