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MONITO PARTIGIANO ANTIPOPULISTA

In Austria e in Italia, gli elettori alzano la voce dei popoli antifascisti d’Europa contro le minacce guerrafondaie e razziste del monopolismo finanziario privato padrone del complesso militare industriale nucleare e del potere politico degli Stati Uniti d’America.
Ancora una volta ha vinto la Costituzione, contro l’arroganza, la prepotenza, la mancanza di rispetto per la sovranità popolare e i diritti dei cittadini. Hanno usato tutti gli strumenti possibili, il denaro, la stampa, i poteri forti, gli stranieri; sono ricorsi al dileggio e alla diffamazione degli avversari, ma il popolo italiano non si è lasciato convincere e ha dato una dimostrazione grandiosa di maturità. (Presidente Anpi)
La dignità delle persone, la giustizia sociale, la solidarietà verso i deboli e gli emarginati, la legalità e l’abolizione dei privilegi, l’equità nella distribuzione dei pesi e dei sacrifici imposti dalle crisi economiche, la speranza di libertà, lavoro e cultura per le giovani generazioni, la giustizia e la democrazia in Europa, la pace. (Appello dei Costituzionalisti)
Per realizzare il più insidioso attacco all’ordinamento democratico della Costituzione antifascista dal 1948 a oggi, le forze monopoliste, populiste e presidenzialiste turlupinano il popolo italiano attaccando le libertà democratiche conquistate nella Resistenza dalla classe operaia, dal proletariato e dai loro alleati laicoborghesi più avanzati.
Non è vero che la Costituzione vigente è un ostacolo allo sviluppo economico del Paese; non è vero che la partecipazione politica attiva del popolo alle decisioni di orientamento generale e legislativo sono un ostacolo all’efficienza del governo; come pure non è vero che la riforma bocciata rafforza il governo ed elimina la burocrazia dei politicanti.
L’applicazione della Costituzione antifascista significa stabilità politica, sviluppo economico e meno debiti.
La riforma della seconda parte istituzionale della Costituzione colpisce sopratutto i principi fondamentali sanciti nei primi dodici articoli, come prevede il piano rinascita democratica del fascista Licio Gelli agente dei monopolisti.
La Costituzione italiana è il risultato di una lotta di lunga durata del nostro popolo.
Laddove il Risorgimento 1848 1861 vede combattere sulle trincee dell’Unità d’Italia la borghesia e le classi lavoratrici sue alleate, la Resistenza antinazifascista 1943 1945 vede combattere sulle nostre montagne la classe operaia, il proletariato e la borghesia produttiva antimonopolista.
I 68 anni di vita della Costituzione rappresentano una profonda trasformazione della società italiana europea.
Nel 1924, dopo l’assassinio Matteotti, Gramsci lotta in Parlamento per La costituzione di un organismo rappresentativo e direttivo di tutte le correnti antifasciste, facente appello all’azione diretta del popolo italiano.
Oggi il monopolismo e i suoi lacchè rottamatori e populisti scaricano la crisi su popoli, nazioni e continenti deboli, schiacciando le loro organizzazioni economiche, sociali, politiche, statuali, nella miseria e in guerre civili.
In Italia, occorre un Organismo rappresentativo direttivo di tutte le forze antifasciste del No e del Si: Parlamentari, Senatori, Sindaci, Presidenti regionali e provinciali, Anpi, Cgil, Comitati referendari, Fiom,  Consigli di fabbrica, Rappresentanti sindacali unitari, Associazioni culturali e sociali, Partiti, Organizzazioni e Personalità intellettuali, istituzionali, lavoratrici ricercatrici, studentesche, ed altri.
Organismo rappresentativo direttivo  come fronte democratico sostenitore del Parlamento proporzionale e del Governo parlamentare attuatori della Costituzione e partigiani della UE disposta a tassare il monopolismo.
Organismo rappresentativo direttivo organico facente appello all’azione diretta delle organizzazioni coscienti e combattive  del Movimento operaio e democratico, principalmente partiti, sindacati, istituzioni e fronte unito..
La politica di egemonia, nella complessa società moderna, è il comune cammino continentale delle lotte della classe operaia, dei popoli antifascisti e dei Brics lungo il cambiamento, la pace e lo sviluppo.

Teramo 7 Dicembre 2016


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